Sport e moda: l’era dell’athleisure
Le prime avvisaglie del cambiamento si sono avute con il ritorno in auge della t-shirt, che ha trovato modo di valorizzare la propria semplicità nascondendosi sotto la giacca dello smoking, o nell'accostamento con gonne e pantaloni più impegnati. Contemporaneamente il leggings, in una varietà di filati, cessava di essere abbigliamento da runner per essere sfoggiato con tacchi vertiginosi a là Kim Kardashian e le sneakers diventavano il must have dell’uomo in carriera, perennemente di corsa contro il tempo. La rivoluzione dello sporty chic ha avuto inizio, in buona sostanza, quando i tre capi basilari dell’abbigliamento sportivo si sono emancipati dalla loro funzione puramente utilitaristica per essere ricollocati su outfit casual e glamour.
Una cultura fatta di immagini
La teoria della nostalgia

Lo stesso anno esce il video di Just a Girl dei No Doubt, brano contro lo stereotipo della rappresentazione femminile come sesso debole. La canzone ha avuto un successo planetario e Gwen Stefani, voce del gruppo, si è imposta come icona indiscussa dello sporty chic, con Vans ai piedi e top succinti da cheerleader. Il suo stile prendeva ispirazione, nei colori e nella selezione dei capi, dal baseball, dal basket e dal football americano. Lo stesso look si ritroverà, in forma evoluta e rigorosamente personalizzata, negli outfit mozzafiato di Iggy Azalea.
Lo sport sale in passerella
Le aziende di abbigliamento tecnico producono capi per chi lo sport lo pratica ma, molti di quei tagli, di quei materiali, delle soluzioni che vengono adottate per assecondare le esigenze di chi deve muoversi nel massimo del comfort, finiscono per essere adottati anche su vestiti destinati alla vita di tutti i giorni che, con il beneplacito del brand, diventano abiti da passerella. Allo stesso tempo lo sportswear classico migliora sé stesso: da un punto di vista tecnico, con la scoperta e l’impiego di tessuti altamente performanti; da quello concettuale, lavorando su estetica e identità di brand, anche attraverso collaborazioni importanti come quella tra Puma e Rihanna, che ha firmato la capsule collection Fenty.
